Co-Programmazione e Co-Progettazione


 

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DATI CORSO:

Tipologia: ON LINE e IN PRESENZA

Docenti: Stefania Porchia

Durata: 8 ore

Date:
11 ottobre dalle 17:00 alle 19.00 – on line
25 ottobre dalle 17:00 alle 19.00 – on line
19 novembre dalle 9:00 alle 13:00 – in presenza

Sede svolgimento incontro in presenza:
Centro di Servizio per il Volontariato Contrà Mure S. Rocco, 37/A – VICENZA

Presentazione:
Si sta aprendo una nuova stagione di rapporto pubblico privato sostenuta non solo da una cultura sempre più orientata alla logica di welfare integrato ma anche da strumenti normativi che sostengono in maniera chiara percorsi di co-programmazione e di co-progettazione.

Questi due percorsi sono spesso pensati in maniera sequenziale in modo da condividere tra i diversi soggetti una visione sull’evoluzione di un territorio rispetto a determinati contenuti (es. povertà, abitare, inserimento lavorativo, ecc.) e successivamente sviluppare un lavoro di partnership per progettare delle risposte congruenti con lo scenario di riferimento, le necessità rilevate e le risorse complessive disponibili nel territorio.

L’istituto che consente di raggiungere una visione del territorio attraverso un percorso condiviso e partecipato è la co-programmazione, disciplinata dal secondo comma dell’art. 55 del Codice del Terzo Settore che riporta quanto segue:

“La co-programmazione è finalizzata all’individuazione, da parte della pubblica amministrazione procedente,
dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione
degli stessi e delle risorse disponibili”.

Il quadro di conoscenza e competenza è reso possibile grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti al procedimento. Nello specifico la Corte Costituzionale, nella sentenza n.131 del 2020, per il ruolo degli ETS afferma che sono “rappresentavi della società solidale” e “costituiscono sul territorio una rete capillare di vicinanza e solidarietà, sensibile in tempo reale alle esigenze che provengono dal tessuto sociale, (…) in grado di mettere a disposizione dell’ente pubblico sia preziosi dati informativi (altrimenti conseguibili in tempi più lunghi e con costi organizzativi a proprio carico), sia un’importante capacità organizzativa e di intervento: ciò che produce spesso effetti positivi, sia in termini di risparmio di risorse che di aumento della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate a favore della <società del bisogno>.”

Risulta pertanto ottimale la condivisione e partecipazione di tutti gli attori che nel territorio hanno esperienze sul tema analizzato per fornire un “arricchimento della lettura dei bisogni, anche in modo integrato, rispetto ai tradizionali ambiti di competenza amministrativa degli enti, agevolando – in fase attuativa – la continuità del rapporto di collaborazione sussidiaria, come tale produttiva di integrazione di attività, risorse, anche immateriali, qualificazione della spesa e, da ultimo, costruzione di politiche pubbliche condivise e potenzialmente effettive, oltre alla produzione di clima di fiducia reciproco.” (Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo Settore negli art. 55-57 del D.Lgs n.117/2017 Codice del Terzo Settore”).

A partire dal quadro tracciato nella co-programmazione (o nella programmazione territoriale) possono essere quindi individuati dei servizi che necessitano di essere rivisti / innovati attraverso un percorso di co-progettazione che è ben delineato nelle linee guida nazionali sul rapporto fra PA e ETS del governo.
Infatti ai sensi delle linee guida sulla co-progettazione di cui al Decreto 72 del 31 marzo 2021 (https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2021/DM-72-del–1032021.pdf), le fasi del procedimento di co-progettazione sono le seguenti:

1) Avvio del procedimento con atto del dirigente della PA;
2) pubblicazione dell’avviso e dei relativi allegati;
3) svolgimento delle sessioni di co-progettazione;
4) conclusione della procedura ad evidenza pubblica;
5) sottoscrizione della convenzione.

In tutti questi passaggi il volontariato può essere fondamentale se le associazioni sono in grado di comprendere la portata del cambiamento e di giocare un ruolo attivo e proattivo in tutte le fasi della co-programmazione della co-progettazione disponendo di persone preparate su questi argomenti ma anche fortemente ancorate con la realtà territoriale di riferimento.

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Per eventuali chiarimenti, comunicazione ed iscrizioni potete contattare telefonicamente l’Ufficio Formazione del CSV al numero 0444/235308.